mercoledì 25 gennaio 2012

" La Residenza del Diavolo " Capitolo VI - Il Rito del Risveglio



Jordan aprì lentamente la porta della stanza di Immanuel. La signora Mistral gli aveva detto che il ragazzo stava riposando.
Erano ormai quindici giorni che Arianne era scomparsa senza lasciare traccia… Immanuel aveva cercato con le sue facoltà di ritrovarla… ma i suoi sforzi erano stati vani.
Infine, stremato, era crollato.
Anche Jordan si era dato da fare… ma il risultato – fino a quel momento – era un totale fallimento.
Per di più, Immanuel aveva tralasciato il caso per cercare la sorella, e al Dipartimento disperavano di poterlo risolvere senza il suo aiuto.
La penombra della stanza dava al ragazzo un aspetto deleterio.
Jordan lo guardava sconvolto.
Immanuel: gli occhi dalle lunghe ciglia nere sono chiusi. La fronte è madida di sudore: il suo corpo sembra svuotato e abbandonato sul letto, il capo rivolto alla porta in attesa che essa venga aperta.
- “Accidenti!…” – si dice Jordan – “Ho l’impressione che stavolta Immanuel non possa aiutarci proprio per niente… Vorrei sapere che fine ha fatto Arianne!… Se questa è una sua trovata per allontanarlo dal lavoro… ed avere tutta per sé la sua attenzione… la strozzo!… Non posso credere che Immanuel abbia ragione… Da quando lei è sparita… sembra che tutti i parigini la seguano nel nulla… spariscono come se fosse una moda… Anche Blaise, giorni fa, è sparito… Come diavolo faccio a trovarlo senza l’aiuto di Immanuel?… Dannazione, Arianne… dove sei?… Ti prometto che è l’ultimo lavoro che faccio fare a tuo fratello… poi aspetterò che si sia ristabilito del tutto… Torna!… Non ci credo che non t’importi nulla dello stato in cui si trova Immanuel… tu sai che sta soffrendo!…” -
- Cosa stai aspettando, Jordan?… - si sentì chiedere l’ispettore. Questi era ancora in piedi vicino alla porta, indeciso se entrare o meno. - Entra!… Sono sveglio… - Immanuel parlava a fatica e il suono della sua voce era fievole come il miagolio di un gattino. - …Mi sono disteso sul letto per accontentare mia madre… ma non riesco a rilassarmi… Ci sono novità? -
- Come ti senti?… -
- Ho avuto giorni migliori!… Ma sto bene!… Non preoccuparti. -
- Non si direbbe!… Hai un aspetto disastroso. -
- Lascia perdere! -
- Ok… Ancora nessuna notizia che riguardi Arianne… E’ svanita… Però… Qualche ora fa è scomparsa un’altra persona… -
- Attribuisci questa nuova scomparsa… al nostro amico assassino? -
- Non lo so!… Da quando è scomparsa Arianne… non fanno che sparire persone, a Parigi… L’ultima, la decima della serie, è scomparsa due ore fa… Tra di loro… ci sono il regista del film… e il mio amico giornalista… Stiamo per essere sommersi!… La gente comincia ad aver paura, dopo… che hanno saputo della strana morte del ragazzo… Fra poco avremo contro anche la stampa… pensano che non vogliamo informarli sui pericoli che corre la gente… per reticenza… -
- E tu ti senti impotente… Vero? -
- Sì!… Non c’è nessun indizio che possa aiutarmi… - sbottò Jordan - e non c’è nulla che collega gli scomparsi… non hanno niente in comune!… Tu … sei fuori combattimento… e io mi sento privato di un aiuto… che ritengo valido, essenziale… Non dirmi che è colpa del raffreddore!… Da quasi un mese sei in queste condizioni… che peggiorano, ogni giorno che passa… Una semplice influenza non dura tanto… Cosa c’è sotto? – domandò infine prostrato.
- Non c’è niente!… -
- Immanuel! … Per favore, non mentire… mi prendi forse per un cretino? -
- No!… Ti assicuro che è tutta colpa del raffreddore!… -
- Davvero!?! -
- Sì!… Mi ha indebolito tanto… tanto… - Immanuel si fermò. Doveva riprendere fiato, tant’era spossato.
- …Tanto?… - incalzò Jordan curioso.
- …tanto da lasciarmi senza difese… Il nostro caro assassino lo sa… Anche lui è dotato di facoltà particolari… per questo non riesco a trovarlo… si è già chiuso in difesa contro di me… nelle condizioni in cui sono, non posso abbattere la barriera psichica che si è costruito intorno… e non sono in grado di proteggermi dal suo attacco… Sembra leggermi dentro… sta scandagliando la mia anima… -
- Ma com’è possibile?… Dovrebbe conoscerti, per sapere che lo stai cercando! -
- No!… Non è necessario che mi conosca… basta che sappia… che mi è stato affidato il caso!… Rintracciarmi non gli è risultato difficile…Però… -
- Hai trovato qualcosa? -
- Penso di sì!… La sua facoltà è di potenza inferiore alla mia… almeno per ora… come se… E’ come un bimbo che abbia imparato da poco a camminare… Insicuro!… Non sa ancora quanto è forte psichicamente… quindi procede cauto… oppure… oppure è una donna… per questo i suoi colpi non sono abbastanza potenti… Non saprei spiegarti a parole quello che sento… ma… la persona che cerchiamo… sa perfettamente bene che sono sulle sue tracce… chi sono… e… del mio raffreddore… - concluse Immanuel.
Jordan lo guardò allibito per alcuni attimi, poi si sedette lentamente sulla sedia accanto al letto del ragazzo.
- Quando hai capito… tutto questo? -
- Non abbastanza in fretta, purtroppo!… Se fossi arrivato a queste conclusioni una ventina di giorni fa… sarei riuscito, malgrado la febbre… a sviare il suo attacco… Ma la mia scoperta è di soli due giorni… ho cercato di contrastarlo… ma quello che vedi è il risultato… In più, c’è stata la scomparsa di Arianne che mi ha assillato… C’è qualcosa che mi schiaccia… un peso di cui non riesco a liberarmi… penso che per un po’ dovrò stare a riposo… totale riposo… altrimenti dubito di poterlo… o poterla… scovare… -
- Credi veramente che una ragazza… possa uccidere così ferocemente qualcuno? -
- Certo che può!… Forse può farlo meglio di un uomo… Chi sospetterebbe che una ragazza possa avere tanta forza psichica e tanta malvagità?… In fondo… la nostra vittima è un ragazzo… che può aver passato la serata piacevolmente, prima di sparire… -
- Anche questo è vero! – Jordan era perplesso, ma Immanuel non aveva mai sbagliato… finora.
- Può anche ignorare di avere questa potenza… - riprese Immanuel - Forse, mi ostacola automaticamente… la sua mente lavora… e lui non si rende conto di ciò che fa! -
- Cioè? -
- Come se avesse un doppio io… durante il giorno è una persona comune… che so, diciamo… un tuo collega del Dipartimento… Durante la notte… o in alcuni momenti della giornata… diventa un assassino… -
- Questo vuol dire, che per trovarlo dobbiamo sfruttare le tue facoltà… oppure indagare su ogni persona che vive a Parigi… In entrambi i casi ci vorrà un’eternità… specie per via delle tue condizioni! – sbuffò Jordan.
Ora era totalmente a terra!

Russia. Mosca: h. 24:00
Piazza Rossa è totalmente vuota.
La bianca neve ammanta tutto in un soffice abbraccio. Le strade sono ghiacciate, come i tetti delle case e le cupole artistiche della chiesa di San Basilio.
Una spettrale calma domina il luogo.
E’ solo apparenza!
All’interno della chiesa… giù nei sotterranei!… Dove nessun essere umano osa scendere da solo… soprattutto di notte. Dove un labirinto intreccia insidiosi corridoi di pietra umida. Nel punto più oscuro. Dove la pace e la serenità dovrebbero regnare sovrane.
Un urlo agghiacciante squarcia il silenzio!
Uno dei più inaccessibili corridoi del labirinto è invaso da un forte odore di zolfo. E’ un vicolo stretto e cieco. Il caldo è asfissiante; persino i muri bruciano. In fondo, pare si apra una porta nel muro.
Su questa si distinguono dei volti bellissimi… sono scolpiti nella medesima pietra della porta; dalle fessure fuoriesce un fumo azzurrognolo e ogni tanto s’intravede una striscia rossa di fuoco.
E’ la prima porta dell’Inferno!
Dietro di essa si trova: “Lucifero” (Il Portatore di Luce).
Il Re sta aspettando di poter uscire: il corpo nudo, bianco come la luna, risplende di luce propria, illuminando l’antro del suo regno. Il volto etereo come quello di un Angelo, attrae gli amanti della Bellezza: le labbra rosse atteggiano un sorriso mentre gli occhi dorati inceneriscono chi osa contrastarli. Il Pentalfa Scarlatto è vivido sulla sua fronte, segno della caduta dal paradiso. I lunghi riccioli neri scendono sinuosi sul lungo collo. Le grandi ali nere sono aperte, sembrano voler spiccare il volo da un momento all’altro.
E’ giunto il momento di svegliare “Iblis” e “Qatesh”.
L’Angelo Nero, con voce alta e chiara, degna della sua perfezione… declama: - Il Fuoco della Geenna… Arde dal desiderio di ricevere nuove vittime… per alimentare… il popolo degli… Inferi…-

Perù. Ayacucho: h. 16:00
Le nuvole si fanno più nere e sembrano scendere sulle cime delle montagne. Le imponenti rovine di Machu Picchu sono avvolte da una fittissima nebbia.
Il grande piazzale che vi sorge al centro si surriscalda. La terra trema, portando alla luce la seconda porta Infernale.
Anch’essa è di pietra scolpita: Ali di Pipistrello e Artigli di Drago sono il tema che orna questo antro.
Il suo Re è: “Belzebù” (Il Signore delle Mosche).
La discordia e il disordine sono le armi di questo Demone dal corpo nero e lurido; è dotato di ali di pipistrello e ha corna appuntite e artigli di drago. La sua cinica risata fa tremare la terra.
Anche lui sta formulando il rito del risveglio.
- …L’Accidia dimorerà fra le genti… che si alzeranno la mattina… stanche del dolce far niente… e si addormenteranno la sera… continuando a poltrire… -


Sicilia. Catania: h. 22:00
Le luci della città abbagliano i palazzi. Le genti ridono spensierate, passeggiando per le strade di questo centro antico e insieme moderno, ognuno assorto nel divertimento della serata.
Il rumore delle auto è assordante, i clacson urlano spasmodici… Improvvisamente la terra trema, quasi fosse tutto calcolato; il silenzio invade gli animi. Il loro pensiero corre all’Etna, il vulcano attivo che negli ultimi anni ha fatto sentire la sua voce sempre più frequentemente. Ma questa volta il boato non è opera sua… Giù nelle viscere della terra, la terza porta degli Inferi reclama d’aprirsi… I catanesi non lo sanno, ma Piazza Stesicoro, che ospita le rovine della vecchia città, così calma e muta nell’antichità immobile è: l’antro del terzo regno Infernale.
Il labirinto che ha visto tante vittime nel passato, rivuole il suo tributo.
Questa porta è di pietra, come tutti gli ingressi per i quali si accede al regno di “Satana”, poiché la pietra è vecchia quanto il mondo, e i regni del Signore del Male sono altrettanto vecchi.
Serpenti vi sono scolpiti e il suo Re si chiama: “Asmodeo” (Il Serpente).
Era il suo sibilo, quello che hanno udito le genti; non si sa quale delle sue tre teste lo abbia emesso: quella di Toro, quella di Capra o quella di Uomo?
Questo essere strisciante non è capace di essere chiaro quando parla con le altre due teste, ma stasera è quella d’uomo a urlare il rito.
- …La Lussuria genererà… nuovi Demoni sulla terra… e gli uomini godranno… dei piaceri della carne… abbandonandosi come animali… -

Nepal. Annapurna: h. 03:00
Nessuno osa aggirarsi per le cime più alte del mondo. E’ affascinante guardarle da lontano, ma avventurarsi fin lassù è ben altra cosa.
L’urlo del risveglio del Signore della Menzogna, più che essere udito, viene appena intuito.
La caverna che nasconde la quarta porta è gelida e sinistra.
Volti orrendi vi sono scolpiti.
Pure i Demoni temono le insidie di: “Astarotte” (Il Menzognero).
La sua figura è simile a quella del “Bellissimo Lucifero”, ma l’aspetto complessivo è laido e meschino. Egli è il padre della menzogna. Ciò che dice è falsità, il contrario può essere verità. Ora è sincero: sa che da questo dipende la sua libertà.
- …Sarà l’Invidia… che torcerà… le budella di quei burattini… e la Menzogna… affiorerà sulle loro labbra… sorridenti e ciniche… -

Stati Uniti. Las Vegas: h. 14:00
I casinò di questa incantevole città del vizio, sono incessantemente pieni di vita. Il gioco è uno dei vizi che gli uomini amano di più. Le luci sfavillanti delle sale attirano i giocatori, come il miele attira le api.
Il lusso dei vestiti, dei gioielli e dei cibi è all’ordine del giorno. Milioni e milioni di dollari passano dai tavoli verdi, dalle slot-machine e dalle roulette, e le mani avide dei vincitori sembrano artigli mentre si avventano sul denaro.
Improvvisamente le luci si spengono, una risata cinica invade le sale del casinò, un forte odore di zolfo le pervade.
E dalle cantine che proviene tutto ciò: la quinta porta Infernale fa sentire la sua rabbia repressa.
Piccoli Demoni sono scolpiti su questa porta, il suo padrone è: “Belfagor” (Il Sole Putrescente).
Ha le fattezze di un uomo alto e vecchio. La sua pelle è piena di grinze e incartapecorita. La folta barba bianca si unisce ai capelli dai quali spuntano due corna d’acciaio.
Egli ride perché sopra la sua testa c’è tutto quello di cui ha bisogno: belle donne e uomini per i suoi sacrifici.
- …La bramosia delle loro Gole… si quieterà solamente… quando nulla resterà sulla terra… Ed essi… tenderanno invano… le loro bocche aride… -


Australia. Deserto: h. 07:00
Il sole è già alto è infuoca la sabbia rossa del deserto australiano.
E’ qui, nelle rocce di Ayer’s Rock, che è ubicata la sesta porta del regno di “Satana”.
Teste di gatti e di rospi sono scolpiti su questo orrendo varco.
Il ruggito di “Baal” (Il Guerriero), scuote la terra. Malgrado egli sappia che nessuno potrà udirlo, non può fare a meno di emetterlo: è quasi un urlo di vittoria.
Questo Demone ha l’aspetto di un uomo tricefalo: una testa è di gatto, una di rospo ed una di re, sormontata da una corona.
Anche lui ha udito l’ordine di “Satana”, perciò, in coro con gli altri Re, declama il rito per svegliare il principe e la marchesa dal loro sonno terrestre.
- …L’Ira dominerà… i loro animi... rendendoli feroci come… Demoni impazziti… alla ricerca spasmodica… di sangue e orrore… -

Francia. Paris: h. 22:00
E’ una tranquilla sera di metà Febbraio, o almeno così sembra.
Jordan ha appena lasciato Immanuel… Per la verità, il giovane ispettore si è allontanato dal collega molto riluttante… Il ragazzo, con le sue parole sibilline… lo ha reso più impotente e angosciato di quanto non fosse al momento del loro incontro… malgrado ciò, cerca di non pensarci, ma non è facile. Mentre si dirige verso casa, in Boulevard Saint Germain, Jordan si sente angosciato. Avverte quasi l’arrivo di un deja-vu.
Immanuel non si è mosso dal letto, si sente ancora spossato e pensa che una buona notte di sonno possa giovargli. Avverte una pesantezza sul cuore, che non gli è del tutto nuova… come se… La attribuisce alla paura… paura che le sue facoltà stiano esaurendosi, proprio ora che ne ha più bisogno per ritrovare Arianne. Rue La Fayette, dove abita, è tranquilla. Immanuel è agitato.
Diane è al suo tavolo di lavoro, ha portato con sé gli appunti di Blaise. Sta cercando fra di essi un indizio che le possa spiegare la sua improvvisa scomparsa. E’ inquieta… Si alza dalla sedia girevole e si avvicina alla finestra dello studio che si affaccia sulla strada: Boulevard Haussman mantiene il suo aspetto di ogni sera… Ma il vento freddo di questo strano inverno le consegna l’avviso di un evento inusuale.
Adam sta rientrando a casa, in Avenue Kléber. E’ stato a cena con un collega per discutere della possibilità di anticipare l’utilizzo di un nuovo metodo nei loro laboratori. Avverte nell’aria una strana atmosfera… Sente quasi una gelida mano accarezzargli il petto… come se volesse strappargli fuori il cuore… I pochi passi che lo separano da casa riecheggiano nella notte.
Nessuno di loro sa spiegarsi il perché dell’agitazione che li assale.
Finché… Un raccapricciante lamento invade la magica città dell’amore.
Un gelido vento s’insinua nei cuori dei Francesi.
Place de la Bastille è vuota.
La Bastille* è illuminata, come se tutta l’energia elettrica della città si fosse concentrata su di essa.
Giù nelle viscere del monumento. Nella stanza della tortura uno dei quattro muri arde e rivela la settima porta dell’Inferno.
Volpi e Lupi sono scolpiti nella fredda pietra: questi due animali rivelano la natura del Re che comanda in questo antro.
“Mefistofele” (L’Astuto) sta aspettando dietro questa misera barriera. Il suo aspetto è quello di un uomo snello, la barba e il pizzo neri. I suoi occhi d’ebano rivelano la sua natura intelligente e machiavellica. Persino i Demoni temono i suoi disegni, perché non riesce loro di comprenderli.
- …Si sentiranno… vicini agli Dei… e la loro Superbia… li renderà ciechi e sordi… ad ogni cosa… e persona… -

Stati Uniti. New York: h. 15:00
I treni della metropolitana di Manhattan sono inspiegabilmente fermi. Uno strano calore invade i tunnel rendendo l’aria afosa.
Gli americani che abitualmente si spostano con questo mezzo, protestano ad alta voce per l’improvviso contrattempo che li costringe a sostare. Nessuno capisce cosa accade.
Iniziano le urla di protesta. Ma i mezzi restano fermi.
Il fuoco percorre i muri senza toccare i treni, la terra trema e una risata stridula disturba le orecchie umane di quelle genti.
L’ottava porta chiede un pubblico attento, mentre emerge dalla terra spaccando le rotaie.
Effigiati sulla pietra sono pavoni dalle code aperte, quasi fossero nella stagione degli amori.
“Adramelek” (Il Tristo Consigliere) si trova dietro di essa. Ha l’orrendo aspetto di un asino nero ritto sulle zampe posteriori, con una splendida coda di pavone. Attende paziente di poter uscire.
L’inflessione che dà alla sua voce può uccidere gli uomini, percui si deve limitare a ridere… non è ancora il tempo delle stragi.
- …Questo farà di loro… degli irriducibili Avari… ma ciò che acquisteranno… con rammarico… dovranno lasciare… -

Zimbabwe. Maramba: h. 23:00
La bianca luna stende un velo d’argento sulle acque delle Cascate Vittoria, che ritmicamente precipitano a valle formando un lago.
La magica notte aspetta incuriosita l’emergere della nona e ultima porta Infernale.
All’interno delle cascate, la grotta che la ospita sembra attendere con ansia che la dolcissima voce di “Lilith” (La Grande Madre) invochi il rito. Essa non si fa attendere troppo.
Nel fondo più oscuro di questo magico luogo, la roccia sembra fondersi per disegnare un uscio, la pietra scolpita rivela Vampiri e Licantropi.
Nell’antro: la Regina.
E’ una bellissima donna, dalle curve armoniose e sinuose, i lunghi capelli blu scendono morbidi fino alle cosce, sul corpo nudo, accarezzandone la pelle argentea. I suoi occhi viola brillano nell’oscurità. Non a caso chi la vede perde il senno e resta succube di tanta grazia.
La voce melodiosa ha intonato il rito insieme con i Re.
- …Perché sarà la… Morte… a vincere… su quegli inutili esseri… e il terrore… li trasformerà… in schiavi eterni di… SATANA! -
Ora il rito è concluso.
“Iblis” e “Qatesh” sono stati risvegliati del tutto.
Il Male può gioire del suo operato… le porte stanno per aprirsi.
Chi potrà mai fermarle?


* La fortezza della Bastiglia è stata distrutta nel 1789 dai rivoluzionari. Al suo posto, nella grande piazza, sorge la colonna di Juliet.

Malibu

Malibu

Memphis

Memphis
Personaggio creato da me in un'altra storia